Ho appena finito di leggere un
articolo ben confezionato, di una peraltro apprezzabile blogger, che parlava di
A/B test tra due landing page, consigliando di testarle “alternandole sul sito”
e mi sono venuti i capelli ricci.
Subito dopo mi sono autofustigata e ho pensato più umilmente di rendermi utile facendo un po’ di chiarezza su questo straordinario e semplice strumento di indagine statistica di mercato, formidabile per prendere decisioni razionali tra alternative binarie (questo o quest’altro) in un sacco di diversi ambiti, SE USATO CORRETTAMENTE.
Definizione di A/B Test o Split Test
Il Test A/B, detto anche Split test, è un metodo usato nel
marketing per misurare empiricamente l’efficacia di due versioni di una
comunicazione a due gruppi di test estratti dallo stesso database.
Le condizioni di verifica delle
due condizioni (versione a e versione B) devono essere identiche o almeno il
più possibile simili per non falsare il test.
Ciò significa che le due
comunicazioni vanno provate nello stesso momento, per lo stesso tempo di
esposizione, su campioni indistinguibili (siano casuali o qualificati) ecc.
Come si effettua un A/B Test
Per determinare quale versione delle
due oggetto di verifica sia la migliore è
quindi necessario inviare entrambe le versioni contemporaneamente a due gruppi
omogenei tra loro.
Si misura quindi quale versione fornisca
i risultati migliori e la si sceglie per l’implementazione o direttamente per l’invio
definitivo o la stampa ecc.
In quali ambiti è utile un A/B Test
Gli A/B Test sono molto
utilizzati in ambito web per i bassi costi e la velocità di risultato: per
testare la redemption di landing page, di mailing, la funzionalità di sondaggi
online, l’attrattività di banner e simili.
Nulla vieta di utilizzarli anche
per la carta stampata: prima di stampare flyer o semplici depliant per decidere
su varianti magari minime a livello grafico ma che possono avere un impatto
significativo a livello commerciale.
Gli a/b test sono utilizzati principalmente per verificare una scelta in ambito:
Gli a/b test sono utilizzati principalmente per verificare una scelta in ambito:
- call-to-action:
caratteristiche grafiche e collocazione,
- titolo
o descrizione di prodotto,
- lunghezza
dei form e dati richiesti,
- la
presentazione di offerte promozionali (sconto, taglio prezzo ecc.)
- landing
page (efficacia)
- La
lunghezza del testo in una mail (breve o lungo).
Come fare un A/B Test
1)
Bisogna sempre provare contemporaneamente
entrambe le versioni.
2)
Fornire un intervallo di tempo sufficiente. C’è
un concetto chiamato “intervallo di fiducia statistica” che determina se i
risultati sono significativi. Usiamolo!
3)
Fornire un campione sufficiente. Se chiediamo a
4 gatti, il risultato non può essere attendibile.
4)
Se il test fornisce un risultato sorprendente,
contro-intuitivo, fidiamocii. Altrimenti rifacciamo il test. Ma non decidiamo
di testa nostra dopo aver fatto il test.
5)
I test A/B sono una buona abitudine, molto meglio
che scegliere secondo il gusto di una o due persone. Usarli è una buona
abitudine.
Chiara Tonon
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