Devi tenere una presentazione di successo, ipotizziamo per vendere un prodotto/servizio complesso, di cosa ti preoccupi?
Se fai una ricerca su Google, la maggior parte dei tutorial ti fornirà un sacco di meravigliose indicazioni per creare delle slide capaci di affascinare un non vedente. Benissimo! Fatta allora?
Magari fosse tutto lì! Uno studente uscito da qualsiasi scuola superiore con un minimo di dimestichezza con powerpoint potrebbe fare il tuo lavoro.
Io direi che alla tecnica bisogna unire strategia (a monte) e performance (a valle).
STRATEGIA
Chi è il tuo pubblico? A cosa è veramente interessato? Quali sono gli strumenti per raggiungerlo in modo più efficace?
Se il target da colpire è il barista o il fashion blogger, suggerirei un linguaggio colloquiale e l’uso di molte immagini, a sostegno dei concetti da illustrare.
Se il target è composto di manager finanziari si può - e si deve - abbondare con dati, statistiche raffinate, inserendo qualche grafico. Sarei anche parsimoniosa nell’uso del colore, all’insegna della sobrietà.
Gli esempi vogliono significare che prima di tutto bisogna aver chiaro con chi si va a parlare e che lo stesso prodotto/servizio o lo stesso tema va affrontato in modo diverso a seconda dell’interlocutore.
Mi dici che non tutti si rivolgono a target così disparati? Anche parlare con il titolare o CEO anziché con il responsabile tecnico di funzione fa grande differenza e determina la necessità di cambiare registro di comunicazione.
Per poter dosare contenuti e toni è necessario conoscere il proprio interlocutore e le sue esigenze. Arrivare preparati, non solo sul prodotto, ma proprio sull’uditorio è sempre fondamentale: livello di scolarità, incarico attuale e possibilmente precedenti, interessi ecc.
Solo così si potranno tarare gli strumenti per comunicare al meglio con lui/lei/loro: slide, audio, video, carta, modellini...
Possedere conoscenza di prodotto/servizio… diamolo per scontato.
Bisogna poi disporre dei mezzi tecnici per comunicare in modo efficace e saperli utilizzare con sicurezza e perizia (anche in caso di panico).
La tecnologia oggi sa essere di grande aiuto, ma anche infida: abbiamo la chiavetta per la connessione internet, l’abbiamo provata, poi arriviamo sul luogo della riunione e non c’è campo.
Sappiamo utilizzare il wifi dell’azienda?
Ops! Dov’è quel tastino? Pannello di controllo! Aiuto!
La prima volta la si può buttare in ridere, ma non si può esagerare.
Non è ammesso: dimenticare password, non saper accendere il PC, non saper collegare due cavi ecc.
Allo stesso modo non è ammissibile presentarsi con materiali sgangherati e illeggibili.
Enumero per chiarezza: carta sgualcita o ingiallita dal tempo, biglietti da visita fotocopiati e ritagliati con le forbicine da unghie, testi con errori ortografici grossolani e/o dialettismi involontari e chi più ne ha più ne metta. Non sto esagerando. Ho visto cose che voi umani…
Nel campo dell’illeggibile rientrano anche quelle slide prive di un qualsivoglia intento grafico, piene zeppe di scrittine piccole piccole tipo Enciclopedia Treccani.
Una slide, per essere fruibile, deve essere ariosa, semplice, chiara, scritta in grande: uno o due font, massimo tre colori possibilmente tra loro affiatati (compreso il nero), niente sovrapposizioni immagini-testi (a meno che non si sia impaginatori provetti) ecc.
Registrare le reazioni continuamente è necessario per non chiudersi in se stessi e finire a recitare il proprio monologo, come una vecchietta fa con il rosario.
Questo ti permetterà di fare domande ai tuoi interlocutori e sollecitare le loro domande, dare ritmo al discorso e modulare i toni, fare qualche battuta, sorridere e guardare negli occhi le persone cui ti rivolgi, sottolineare con gesti opportuni le parti salienti del discorso ecc.
Ciò consentirà al tuo pubblico di seguirti con maggior interesse, perché sentirà che stai parlando con lui/lei/loro.
Una buona performance commerciale o aziendale, come nello spettacolo, non prescinde da una certa dose di intrattenimento e di ispirazione.
Chiara Tonon
www.topclasspromotion.it
Se fai una ricerca su Google, la maggior parte dei tutorial ti fornirà un sacco di meravigliose indicazioni per creare delle slide capaci di affascinare un non vedente. Benissimo! Fatta allora?
Magari fosse tutto lì! Uno studente uscito da qualsiasi scuola superiore con un minimo di dimestichezza con powerpoint potrebbe fare il tuo lavoro.
Io direi che alla tecnica bisogna unire strategia (a monte) e performance (a valle).
STRATEGIA
Chi è il tuo pubblico? A cosa è veramente interessato? Quali sono gli strumenti per raggiungerlo in modo più efficace?
Se il target da colpire è il barista o il fashion blogger, suggerirei un linguaggio colloquiale e l’uso di molte immagini, a sostegno dei concetti da illustrare.
Se il target è composto di manager finanziari si può - e si deve - abbondare con dati, statistiche raffinate, inserendo qualche grafico. Sarei anche parsimoniosa nell’uso del colore, all’insegna della sobrietà.
Gli esempi vogliono significare che prima di tutto bisogna aver chiaro con chi si va a parlare e che lo stesso prodotto/servizio o lo stesso tema va affrontato in modo diverso a seconda dell’interlocutore.
Mi dici che non tutti si rivolgono a target così disparati? Anche parlare con il titolare o CEO anziché con il responsabile tecnico di funzione fa grande differenza e determina la necessità di cambiare registro di comunicazione.
Per poter dosare contenuti e toni è necessario conoscere il proprio interlocutore e le sue esigenze. Arrivare preparati, non solo sul prodotto, ma proprio sull’uditorio è sempre fondamentale: livello di scolarità, incarico attuale e possibilmente precedenti, interessi ecc.
Solo così si potranno tarare gli strumenti per comunicare al meglio con lui/lei/loro: slide, audio, video, carta, modellini...
TECNICA
Possedere conoscenza di prodotto/servizio… diamolo per scontato.
Bisogna poi disporre dei mezzi tecnici per comunicare in modo efficace e saperli utilizzare con sicurezza e perizia (anche in caso di panico).
La tecnologia oggi sa essere di grande aiuto, ma anche infida: abbiamo la chiavetta per la connessione internet, l’abbiamo provata, poi arriviamo sul luogo della riunione e non c’è campo.
Sappiamo utilizzare il wifi dell’azienda?
Ops! Dov’è quel tastino? Pannello di controllo! Aiuto!
La prima volta la si può buttare in ridere, ma non si può esagerare.
Non è ammesso: dimenticare password, non saper accendere il PC, non saper collegare due cavi ecc.
Allo stesso modo non è ammissibile presentarsi con materiali sgangherati e illeggibili.
Enumero per chiarezza: carta sgualcita o ingiallita dal tempo, biglietti da visita fotocopiati e ritagliati con le forbicine da unghie, testi con errori ortografici grossolani e/o dialettismi involontari e chi più ne ha più ne metta. Non sto esagerando. Ho visto cose che voi umani…
Nel campo dell’illeggibile rientrano anche quelle slide prive di un qualsivoglia intento grafico, piene zeppe di scrittine piccole piccole tipo Enciclopedia Treccani.
Una slide, per essere fruibile, deve essere ariosa, semplice, chiara, scritta in grande: uno o due font, massimo tre colori possibilmente tra loro affiatati (compreso il nero), niente sovrapposizioni immagini-testi (a meno che non si sia impaginatori provetti) ecc.
PERFORMANCE
Nella performance, la regola nr. 1 è: osservare e ascoltare il proprio pubblico.Registrare le reazioni continuamente è necessario per non chiudersi in se stessi e finire a recitare il proprio monologo, come una vecchietta fa con il rosario.
Questo ti permetterà di fare domande ai tuoi interlocutori e sollecitare le loro domande, dare ritmo al discorso e modulare i toni, fare qualche battuta, sorridere e guardare negli occhi le persone cui ti rivolgi, sottolineare con gesti opportuni le parti salienti del discorso ecc.
Ciò consentirà al tuo pubblico di seguirti con maggior interesse, perché sentirà che stai parlando con lui/lei/loro.
Una buona performance commerciale o aziendale, come nello spettacolo, non prescinde da una certa dose di intrattenimento e di ispirazione.
Se ti stai divertendo anche tu (ho detto "anche", non "solo tu") significa che sta funzionando.
Chiara Tonon
www.topclasspromotion.it
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