L’ecommerce è una realtà mondiale, che trova l’Italia – specie le PMI – ancora un po’ sulla difensiva.
Amici, pensateci se non l’avete ancora fatto!
È un canale di acquisto che ormai è entrato nelle vite quotidiane della maggioranza delle persone attive, per un viaggio, un biglietto aereo, le scarpe, pagare le tasse, la banca ecc.
Perché non dovrebbe andare bene per la vostra attività?
Nel 2015 si riconfermano con forza i trend degli ultimi tempi. Diamoci un’occhiata insieme.
1) Siti mobile e app: più di metà degli utenti si connette da smartphone o tablet.
I siti responsive e le app sono largamente ricompensati dalla maggior fruibilità.
Inoltre l’algoritmo di Google dà la preferenza ai siti mobile-friendly nell’indicizzazione proprio dai primi mesi di quest’anno; anzi non mostrerà proprio più quelli adatti solo ai desktop sugli smart-phone.
Sicuri di voler rinunciare al 70% del mercato (in proiezione)?
2) HTTPS: la sicurezza innanzi tutto! Nel 2015 sarà meglio valutare di passare a questo protocollo di crittografia per non essere penalizzati nelle ricerche.
3) Contenuti SEO friendly: le parole chiave non sono morte, vanno solo un po’ più lunghe e complesse. I contenuti devono essere studiati bene e in chiave "umana", grazie alla sempre miglior complessità dell’algoritmo di Google e alle sue capacità semantiche, web 2.0.
Basta trucchetti e acquisti di link; serve lavoro di qualità.
L’ecommerce oggi è sempre più il flag store di una marca e/o di un produttore. Fa comunicazione, fa insegna, deve dare il massimo del servizio 24 ore su 24.
I grandi portali generalisti resistono se sono diventati nel tempo dei colossi, pensiamo ad Amazon per il mondo occidentale e Alibaba per la Cina e l’Oriente.
Hanno personalità, servizio e soprattutto hanno costruito un brand riconosciuto e noto. Ma chi si metterebbe oggi frontalmente contro di loro?
Meglio scegliere la propria nicchia o in termini di prodotto o in termini di servizio distintivi.
Chiara Tonon
Amici, pensateci se non l’avete ancora fatto!
È un canale di acquisto che ormai è entrato nelle vite quotidiane della maggioranza delle persone attive, per un viaggio, un biglietto aereo, le scarpe, pagare le tasse, la banca ecc.
Perché non dovrebbe andare bene per la vostra attività?
Nel 2015 si riconfermano con forza i trend degli ultimi tempi. Diamoci un’occhiata insieme.
1) Siti mobile e app: più di metà degli utenti si connette da smartphone o tablet.
I siti responsive e le app sono largamente ricompensati dalla maggior fruibilità.
Inoltre l’algoritmo di Google dà la preferenza ai siti mobile-friendly nell’indicizzazione proprio dai primi mesi di quest’anno; anzi non mostrerà proprio più quelli adatti solo ai desktop sugli smart-phone.
Sicuri di voler rinunciare al 70% del mercato (in proiezione)?
2) HTTPS: la sicurezza innanzi tutto! Nel 2015 sarà meglio valutare di passare a questo protocollo di crittografia per non essere penalizzati nelle ricerche.
3) Contenuti SEO friendly: le parole chiave non sono morte, vanno solo un po’ più lunghe e complesse. I contenuti devono essere studiati bene e in chiave "umana", grazie alla sempre miglior complessità dell’algoritmo di Google e alle sue capacità semantiche, web 2.0.
Basta trucchetti e acquisti di link; serve lavoro di qualità.
L’ecommerce oggi è sempre più il flag store di una marca e/o di un produttore. Fa comunicazione, fa insegna, deve dare il massimo del servizio 24 ore su 24.
I grandi portali generalisti resistono se sono diventati nel tempo dei colossi, pensiamo ad Amazon per il mondo occidentale e Alibaba per la Cina e l’Oriente.
Hanno personalità, servizio e soprattutto hanno costruito un brand riconosciuto e noto. Ma chi si metterebbe oggi frontalmente contro di loro?
Meglio scegliere la propria nicchia o in termini di prodotto o in termini di servizio distintivi.
Chiara Tonon
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