Qualsiasi sia il vostro business, il primo errore è non aver ancora avviato le vendite online!
Sia che vi rivolgiate a partner industriali o commerciali sia che vendiate a privati, sarà una buona idea pensarci, subito.
Si tratta di un canale supplementare moderno, relativamente a basso costo, che vi permette di raggiungere il vostro specifico target in ogni parte del mondo (a meno che non ci siano barriere particolari di dogane o simili).
Ma a questo si può porre facilmente rimedio.
Per il resto, fatelo bene ed evitate di:
1) Progettare l’ecommerce in base agli strumenti tecnici o economici disponibili o alla testa di chi ve lo sta vendendo. L’ecommerce è uno strumento che va pensato per chi compra e lo usa. Bisogna ricordarselo sempre.
2) Svilupparlo con un software proprietario, che vi incatenerà fino alla morte a un programmatore o a una specifica software house. Oggigiorno ci sono magnifici strumenti open source che possono essere adattati alle necessità di ciascuno tramite plug-in. Sono flessibili e testati nel mondo. Penso a Magento piuttosto che Prestashop o altri. Preferiteli a qualsiasi soluzione privata.
3) Svilupparlo pensando in piccolo o solo al presente. Scalabilità è la parola d’ordine.
4) Pensare all’ecommerce come a un’isola, che non si integra con il resto del vostro business (agenti, partner, logistica) o che non avrà integrazioni future con reti vendite, negozi fisici ecc. Di nuovo, l’invito è a pensare in grande, senza precludersi alcuna strada.
5) Curare poco e male il design. Ogni sito internet – e specialmente un sito che deve spingere a compiere azioni delicate come usare la carta di credito! – deve essere molto usabile. Spendete quello che serve nei test di usabilità e ottimizzate il design perché faciliti e guidi gli utenti in un’esperienza soddisfacente.
6) Maltrattare i dati. Pianificate bene il database! Sono le fondamenta del vostro business e del CRM
7) Dimenticarvi di controllare tutto il flusso, fino al feedback dal cliente dopo l’ordine. Fatevi invece il film di come devono funzionare le cose, compresi i "raccordi" esterni, fisici: il magazzino, le spedizioni, i pagamenti, la banca, i circuiti delle carte di credito, i rapporti con i social, le piattaforme di mail marketing, la raccolta dei dati statistici per misurare le performance…
Gestire un ecommerce è un lavoro complesso che necessita della collaborazione di molte (tutte le) funzioni aziendali. Il tutto va pianificato e coordinato in modo adeguato per funzionare bene e nel tempo.
Chiara Tonon
Sia che vi rivolgiate a partner industriali o commerciali sia che vendiate a privati, sarà una buona idea pensarci, subito.
Si tratta di un canale supplementare moderno, relativamente a basso costo, che vi permette di raggiungere il vostro specifico target in ogni parte del mondo (a meno che non ci siano barriere particolari di dogane o simili).
Ma a questo si può porre facilmente rimedio.
Per il resto, fatelo bene ed evitate di:
1) Progettare l’ecommerce in base agli strumenti tecnici o economici disponibili o alla testa di chi ve lo sta vendendo. L’ecommerce è uno strumento che va pensato per chi compra e lo usa. Bisogna ricordarselo sempre.
2) Svilupparlo con un software proprietario, che vi incatenerà fino alla morte a un programmatore o a una specifica software house. Oggigiorno ci sono magnifici strumenti open source che possono essere adattati alle necessità di ciascuno tramite plug-in. Sono flessibili e testati nel mondo. Penso a Magento piuttosto che Prestashop o altri. Preferiteli a qualsiasi soluzione privata.
3) Svilupparlo pensando in piccolo o solo al presente. Scalabilità è la parola d’ordine.
4) Pensare all’ecommerce come a un’isola, che non si integra con il resto del vostro business (agenti, partner, logistica) o che non avrà integrazioni future con reti vendite, negozi fisici ecc. Di nuovo, l’invito è a pensare in grande, senza precludersi alcuna strada.
5) Curare poco e male il design. Ogni sito internet – e specialmente un sito che deve spingere a compiere azioni delicate come usare la carta di credito! – deve essere molto usabile. Spendete quello che serve nei test di usabilità e ottimizzate il design perché faciliti e guidi gli utenti in un’esperienza soddisfacente.
6) Maltrattare i dati. Pianificate bene il database! Sono le fondamenta del vostro business e del CRM
7) Dimenticarvi di controllare tutto il flusso, fino al feedback dal cliente dopo l’ordine. Fatevi invece il film di come devono funzionare le cose, compresi i "raccordi" esterni, fisici: il magazzino, le spedizioni, i pagamenti, la banca, i circuiti delle carte di credito, i rapporti con i social, le piattaforme di mail marketing, la raccolta dei dati statistici per misurare le performance…
Gestire un ecommerce è un lavoro complesso che necessita della collaborazione di molte (tutte le) funzioni aziendali. Il tutto va pianificato e coordinato in modo adeguato per funzionare bene e nel tempo.
Chiara Tonon
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