Passa ai contenuti principali

Marketing e Vendite nelle PMI: 3 Punti da Tenere Ben Chiari

Mi è capitato talvolta di dare per scontati - mea culpa - alcuni aspetti fondamentali dei rapporti fra marketing e vendite nelle PMI, sia parlando con titolari e responsabili sia lavorandoci all’interno.

E ogni volta ho dovuto fare delle clamorose marce indietro e ricominciare daccapo, mettendo in chiaro una serie di questioni basilari molto importanti per fare un buon lavoro.

Si tratta di andare a fondo non solo nella definizione di marketing e dei suoi compiti ma anche nell'organizzazione dell'impresa stessa, per il bene dell'azienda e dei suoi risultati.

Vediamo insieme quelli che a mio avviso sono i tre nodi principali nelle PMI.



1) IL MARKETING VENDE?
Il marketing serve a creare i presupposti per la crescita e lo sviluppo dell’impresa, vendite comprese; presenta risultati che devono essere quantificabili (anche se non necessariamente in euro); si occupa di fatturati, relazioni con i clienti, comunicazione, ma è una funzione diversa dal commerciale.
Semplificando possiamo dire che il marketing crea le premesse per un lavoro pianificato ed efficiente del commerciale, ma non vende.

2) IL MARKETING È LA COMUNICAZIONE?
Non solo! La comunicazione è solo una – e neanche la principale - delle moltissime attività di cui si occupa il marketing.
Prima però vengono l'innovazione, la pianificazione, l'organizzazione, il budgeting, le azioni sul prodotto/servizio, il packaging ecc.
Marketing NON è solo creatività, poesia e colori.

Il marketing è fatto di statistiche, studi di mercato, ricerche, piani triennali, fatturati, budget, prodotti su cui investire e prodotti da ritirare, portafogli clienti da analizzare e clienti da fidelizzare, campagne di sconti sui key client e… poi sì, c’è anche il branding, la comunicazione istituzionale, di prodotto o pubblicitaria, il merchandising o i gadget, le fiere e i rapporti con la stampa, le PR e il CRM…

Insomma: ideare depliant non è fare marketing! Quella si chiama grafica (e, al limite, copywriting).

3) IL MARKETING E LE VENDITE: OGNUNO PER LA SUA STRADA?
Non è utile che in un’azienda due funzioni così strettamente e logicamente collegate vadano ciascuna per la sua strada.
Il rapporto deve essere di stretta e intima collaborazione, perché il marketing con le proprie analisi deve guidare le vendite e supportarle in ogni momento offrendo gli strumenti di vendita adeguati per stare sul mercato e conquistarne fette sempre più ampie e appetibili.

Qual è il vostro parere o il vostro vissuto?

Chiara Tonon

Commenti

Post popolari in questo blog

“Il cliente è un asset, non un bene consumabile”

Si può riassumere così, in termini aziendalistici, il valore della centralità del cliente nei processi di mercato.  “Il cliente è un asset, non un bene consumabile” Non si tratta "solo" di un tema di marketing, ma della consapevolezza che deve permeare tutte le funzioni aziendali se si vuole giungere al successo e far crescere il valore. Non basta un CRM, per la customer centricity (talvolta non serve neppure). Serve invece la voglia di incontrare i clienti, comprendere le loro esigenze e i loro obiettivi, capire come soddisfarli con prodotti e servizi, al prezzo corretto e distribuiti in modo accorto. Per funzionare davvero la customer centricity è un concetto che dovrebbe guidare l’evoluzione aziendale a partire dalla gamma, non solo riguardare i momenti di contatto con il cliente. Le persone si interessano a noi nel momento in cui parliamo con loro, di loro. Lo stesso vale sui mercati. Perché siamo sempre esseri umani in relazione con altri esseri umani.

Cambiare tutto o non cambiare niente, oggi?

In un contesto di mercati iper-competitivi e in rapida evoluzione come quello odierno, non porsi alcune domande, che potrebbero anche sembrare assurde o provocatorie, può generare disastri. Una delle cose che si dà per scontata in azienda è "cosa facciamo e per chi". Il core-business è un dato di fatto e tutto quello che esula è guardato con sospetto, a volte addirittura con disdegno. Un esempio? Se faccio macchine professionali per... (qualsiasi cosa, dal cucito alla cucina, dal lavaggio al giardinaggio), difficilmente prendo in considerazione l'idea di passare al mass market, al domestico, anche quando è poco presidiato. Perchè?  Perchè il prodotto di mass market è spesso percepito come meno pregiato o prestigioso. Ma, c'è un grande ma. Ho correttamente valutato le opportunità che potrebbero essere insite in un cambio di passo, oppure semplicemente lavoro come ho sempre fatto? Il più delle volte, ammettiamolo, non facciamo neppure un esercizio di stile, semplicement

L’importanza del feedback nelle azioni di marketing

Che senso ha qualsiasi azione se non si ottiene riscontro degli effetti che ha avuto? Nessuno fa una dichiarazione d'amore senza attendere la risposta. Nessuno si mette alla guida senza tenere sotto controllo ciò che accade davanti (e tutt’intorno) all’auto, nonché sul cruscotto. Nessuno cucina la cena per la propria famiglia senza attendere con gioia l’effetto del primo boccone. Un sorriso o un naso arricciato possono essere sufficienti, un complimento è sempre gradito. Si può quindi pensare di implementare delle azioni commerciali o di marketing senza chiedere dei risultati qualitativi e quantitativi , senza essersi prefigurati degli obiettivi , senza aver immaginato degli strumenti (anche imperfetti) per misurare gli effetti delle azioni stesse? Eppure in molte aziende, anche di grandi dimensioni, non c’è attenzione a questo genere di aspetti, specie se il marketing è confuso con la comunicazione, sineddoche così frequente, che pare consentire di rimandare