Il marketing telefonico è diventato molesto. Chi dice di no?
Da prezioso strumento di marketing (telemarketing) a fattispecie penale (stalking) il passo è stato breve, purtroppo.
Nel telemarketing ci sono ancora potenzialità per le aziende?
Io penso di sì, ma con tanta accortezza, buoni strumenti e un pizzico di savoir faire.
Vediamo le trappole da evitare e come fare le cose per bene:
1) Utilizzare un buon CRM, tenendo conto di chi è cliente e chi non lo è, chi usa già determinati prodotti/servizi e chi non li conosce. Ultimamente ho litigato con un operatore che pretendeva di sapere meglio di me che contratto energetico avessi, salvo scoprire che pensava di parlare con mia madre, al mio numero di cellulare (chissà perché!).
2) A proposito di quanto sopra, formare bene gli operatori, non solo sulla parte tecnica, ma soprattutto sulle modalità di interazione: gentilezza, entusiasmo, tono della voce…
3) Utilizzare linee telefoniche funzionali e funzionanti. Certe volte si ricevono chiamate via VOIP che sembrano dirette dall’Oltretomba… Non aiutano certo nè chi chiama nè chi dovrebbe ascoltare.
4) Avere riguardo per gli orari dei comuni mortali: no ore pasti. Grazie. È vero che è più facile trovare gli interlocutori, specie privati, ma il loro buonumore ne potrebbe risentire, e quindi anche la performance commerciale.
5) Tenere fede al contratto proposto e non utilizzare pratiche dubbie o francamente estorsive. E poi assolutamente no alle chiamate automatiche. E non inviare poi mail con link non funzionanti o offerte già scadute (mi è successo la settimana scorsa da famoso operatore telefonico).
Infine: che le proposte siano brevi, chiare, semplici e congruenti con il profilo del cliente.
Chiara Tonon
Da prezioso strumento di marketing (telemarketing) a fattispecie penale (stalking) il passo è stato breve, purtroppo.
Nel telemarketing ci sono ancora potenzialità per le aziende?
Io penso di sì, ma con tanta accortezza, buoni strumenti e un pizzico di savoir faire.
Vediamo le trappole da evitare e come fare le cose per bene:
1) Utilizzare un buon CRM, tenendo conto di chi è cliente e chi non lo è, chi usa già determinati prodotti/servizi e chi non li conosce. Ultimamente ho litigato con un operatore che pretendeva di sapere meglio di me che contratto energetico avessi, salvo scoprire che pensava di parlare con mia madre, al mio numero di cellulare (chissà perché!).
2) A proposito di quanto sopra, formare bene gli operatori, non solo sulla parte tecnica, ma soprattutto sulle modalità di interazione: gentilezza, entusiasmo, tono della voce…
3) Utilizzare linee telefoniche funzionali e funzionanti. Certe volte si ricevono chiamate via VOIP che sembrano dirette dall’Oltretomba… Non aiutano certo nè chi chiama nè chi dovrebbe ascoltare.
4) Avere riguardo per gli orari dei comuni mortali: no ore pasti. Grazie. È vero che è più facile trovare gli interlocutori, specie privati, ma il loro buonumore ne potrebbe risentire, e quindi anche la performance commerciale.
5) Tenere fede al contratto proposto e non utilizzare pratiche dubbie o francamente estorsive. E poi assolutamente no alle chiamate automatiche. E non inviare poi mail con link non funzionanti o offerte già scadute (mi è successo la settimana scorsa da famoso operatore telefonico).
Infine: che le proposte siano brevi, chiare, semplici e congruenti con il profilo del cliente.
Chiara Tonon
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