Il piano di marketing è utile - anzi indispensabile – per qualsiasi attività economica, piccola o grande che sia, e le parti o fasi di cui si compone sono sempre le stesse, per la multinazionale come per la PMI.
Sarà poi ognuno a decidere per la propria attività o azienda fino a qualche livello di definizione scendere e con quali investimenti.
Vediamo insieme in modo molto semplice quali siano le 4 fasi essenziali del Piano di Marketing:
1) FASE ANALITICA: serve a conoscere il mercato in cui si opera analizzando il contesto macroeconomico e sociale, la concorrenza, nonché i bisogni dei clienti interni (stakeholders) ed esterni (attuali e/o potenziali) tramite ricerche di mercato.
Anche l’analisi SWOT (forse/debolezze e opportunità/minacce) fa parte di questa fase.
2) FASE STRATEGICA: individuato il target si decidono le strategie con cui perseguire gli obiettivi che vanno definendo sotto il “cappello” della mission.
Segmentazione e posizionamento sono le attività strategiche per definizione.
3) FASE OPERATIVA: si definiscono i progetti strategici individuando il “chi fa cosa” e dotando i progetti di budget. Si definisce il mix Prodotto-Prezzo-Piazzamento-Promozione (le famose 4 P)
4) FASE DI CONTROLLO: si rilevano i risultati e si aggiusta il tiro monitorando costantemente costi e ricavi rispetto ai budget. Anche la customer satisfaction va costantemente controllata quale fattore di massima rilevanza.
Un buon piano di marketing deve essere significativo, semplice e sistematico.
Deve cioè avere rilevanza per la vita aziendale, parlare il linguaggio dell’azienda e deve essere di guida per la vita aziendale, altrimenti non porta benefici organizzativi né, tantomeno, sostanziali.
Aggiungerei che il piano deve anche essere condiviso in azienda tra le funzioni chiave, altrimenti la sua efficacia non potrà essere effettiva.
Chiara Tonon
Sarà poi ognuno a decidere per la propria attività o azienda fino a qualche livello di definizione scendere e con quali investimenti.
Vediamo insieme in modo molto semplice quali siano le 4 fasi essenziali del Piano di Marketing:
1) FASE ANALITICA: serve a conoscere il mercato in cui si opera analizzando il contesto macroeconomico e sociale, la concorrenza, nonché i bisogni dei clienti interni (stakeholders) ed esterni (attuali e/o potenziali) tramite ricerche di mercato.
Anche l’analisi SWOT (forse/debolezze e opportunità/minacce) fa parte di questa fase.
2) FASE STRATEGICA: individuato il target si decidono le strategie con cui perseguire gli obiettivi che vanno definendo sotto il “cappello” della mission.
Segmentazione e posizionamento sono le attività strategiche per definizione.
3) FASE OPERATIVA: si definiscono i progetti strategici individuando il “chi fa cosa” e dotando i progetti di budget. Si definisce il mix Prodotto-Prezzo-Piazzamento-Promozione (le famose 4 P)
4) FASE DI CONTROLLO: si rilevano i risultati e si aggiusta il tiro monitorando costantemente costi e ricavi rispetto ai budget. Anche la customer satisfaction va costantemente controllata quale fattore di massima rilevanza.
Un buon piano di marketing deve essere significativo, semplice e sistematico.
Deve cioè avere rilevanza per la vita aziendale, parlare il linguaggio dell’azienda e deve essere di guida per la vita aziendale, altrimenti non porta benefici organizzativi né, tantomeno, sostanziali.
Aggiungerei che il piano deve anche essere condiviso in azienda tra le funzioni chiave, altrimenti la sua efficacia non potrà essere effettiva.
Chiara Tonon
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