Chi ha detto che per fare marketing ci vogliono tanti soldi?
Il marketing non è la pubblicità in TV.
Anche un negozio può fare e fa marketing, più o meno consapevolmente.
Marketing sono tutte le attività che permettono a qualsiasi impresa di stare sul mercato e competere con le altre per soddisfare i clienti, per portare avanti la propria mission.
L’importante è fare il marketing giusto, adatto alla propria attività e alla propria taglia.
Parlare di aziende commerciali vuol dire tutto e niente.
Definiamole come PMI o addirittura micro-imprese, aziende individuali del commercio e allora individuiamo quell’enorme mole di attività che fa la ricchezza dell’Italia: negozi, al dettaglio e all’ingrosso e agenti di commercio, individuali o in forma associata.
Il marketing perfetto, d'elezione, per questo tipo di imprese è il marketing relazionale: votato alla fidelizzazione del cliente.
Come tutti i professionisti del settore del commercio ben sanno il cliente è il vero tesoro.
L’azienda nasce per soddisfare il cliente, non per fare fatturato.
Il fatturato è solo una conseguenza.
Questa sembra una frase ad effetto o banale o “buonista”, ma non è affatto vero.
Chi ha ancora la mentalità del business a tutti i costi, di “portare a casa l’affare", è destinato a non sopravvivere ancora a lungo in un mondo che, specie dal 2008, è brutalmente cambiato.
Non c'è più spazio per una mentalità a breve termine che non si prenda cura delle esigenze del cliente, che miri alla vendita una tantum e "avanti il prossimo". Il prossimo non c'è già più.
Prendersi cura del cliente significa molte cose.
La cura parte dall'accoglienza in sede (o dall'incontro di persona) prosegue con la presentazione appropriata del prodotto/servizio, passa per la gentilezza e la spontaneità, ma soprattutto per il saper dare “qualcosa in più”.
Cosa?
Spesso non è lo sconto. Lo sconto non fa la differenza. C'è sempre qualcuno che farà un prezzo più basso.
La differenza la fa il servizio, un consiglio, un'indicazione preziosa.
La differenza è “fare un piacere”, dare un’agevolazione particolarmente gradita.
Come ciò si traduca settore per settore è molto variabile.
Può trattarsi anche di una piccola cosa, che però magari è difficile da gestire o va pensata per il singolo cliente.
La consegna al piano o previa telefonata o in un orario particolare. Un imballo speciale. Un pagamento diverso. Un servizio customizzato. Un colore o una misura fuori standard... Far arrivare una merce da un fornitore non abituale o fuori catalogo... Una consegna senza il minimo per una volta...
Alle aziende, specie a quelle più grandicelle o meno sensibili, piacciono tanto le cose standard perché sono più facili e meno impegnative. Soprattutto meno costose.
Ma la differenza oggi si vede proprio qua, nella capacità di ascoltare e accogliere.
Soddisfare il cliente genera passaparola, la forma di comunicazione meno costosa e più efficace del mondo.
Soddisfare il cliente è la più bella forma di relazioni pubbliche del mondo.
Le leve del PMI commerciali possono poi variare dal prezzo alla comunicazione alla distribuzione (sì!).
Si potranno organizzare anche minieventi con dimostrazioni o brindisi o piccole mostre con artisti locali.
Si otterrà così di dare una mano ad associazioni, amici, ONLUS creando una rete di sostegno benemerita e di movimentare un po’ la vita non solo della propria attività ma anche della cultura di quartiere o di paese.
Sulla distribuzione si può agire con meno libertà, ma magari si può condividere qualche vetrina o una fiera con altri commercianti.
Ci sono i temporary shop, se si vuole fare un tentativo di espansione in via cautelativa, si può provare con l’ecommerce.
E il web è un’opportunità di visibilità ormai per tutti, basta affidarsi a qualcuno di esperto per avere risultati interessanti in tempi relativamente brevi, utilizzando siti, social network o portali.
Chiara Tonon
Il marketing non è la pubblicità in TV.
Anche un negozio può fare e fa marketing, più o meno consapevolmente.
Marketing sono tutte le attività che permettono a qualsiasi impresa di stare sul mercato e competere con le altre per soddisfare i clienti, per portare avanti la propria mission.
L’importante è fare il marketing giusto, adatto alla propria attività e alla propria taglia.
Parlare di aziende commerciali vuol dire tutto e niente.
Definiamole come PMI o addirittura micro-imprese, aziende individuali del commercio e allora individuiamo quell’enorme mole di attività che fa la ricchezza dell’Italia: negozi, al dettaglio e all’ingrosso e agenti di commercio, individuali o in forma associata.
Il marketing perfetto, d'elezione, per questo tipo di imprese è il marketing relazionale: votato alla fidelizzazione del cliente.
Come tutti i professionisti del settore del commercio ben sanno il cliente è il vero tesoro.
L’azienda nasce per soddisfare il cliente, non per fare fatturato.
Il fatturato è solo una conseguenza.
Questa sembra una frase ad effetto o banale o “buonista”, ma non è affatto vero.
Chi ha ancora la mentalità del business a tutti i costi, di “portare a casa l’affare", è destinato a non sopravvivere ancora a lungo in un mondo che, specie dal 2008, è brutalmente cambiato.
Non c'è più spazio per una mentalità a breve termine che non si prenda cura delle esigenze del cliente, che miri alla vendita una tantum e "avanti il prossimo". Il prossimo non c'è già più.
Prendersi cura del cliente significa molte cose.
La cura parte dall'accoglienza in sede (o dall'incontro di persona) prosegue con la presentazione appropriata del prodotto/servizio, passa per la gentilezza e la spontaneità, ma soprattutto per il saper dare “qualcosa in più”.
Cosa?
Spesso non è lo sconto. Lo sconto non fa la differenza. C'è sempre qualcuno che farà un prezzo più basso.
La differenza la fa il servizio, un consiglio, un'indicazione preziosa.
La differenza è “fare un piacere”, dare un’agevolazione particolarmente gradita.
Come ciò si traduca settore per settore è molto variabile.
Può trattarsi anche di una piccola cosa, che però magari è difficile da gestire o va pensata per il singolo cliente.
La consegna al piano o previa telefonata o in un orario particolare. Un imballo speciale. Un pagamento diverso. Un servizio customizzato. Un colore o una misura fuori standard... Far arrivare una merce da un fornitore non abituale o fuori catalogo... Una consegna senza il minimo per una volta...
Alle aziende, specie a quelle più grandicelle o meno sensibili, piacciono tanto le cose standard perché sono più facili e meno impegnative. Soprattutto meno costose.
Ma la differenza oggi si vede proprio qua, nella capacità di ascoltare e accogliere.
Soddisfare il cliente genera passaparola, la forma di comunicazione meno costosa e più efficace del mondo.
Soddisfare il cliente è la più bella forma di relazioni pubbliche del mondo.
Le leve del PMI commerciali possono poi variare dal prezzo alla comunicazione alla distribuzione (sì!).
Si potranno organizzare anche minieventi con dimostrazioni o brindisi o piccole mostre con artisti locali.
Si otterrà così di dare una mano ad associazioni, amici, ONLUS creando una rete di sostegno benemerita e di movimentare un po’ la vita non solo della propria attività ma anche della cultura di quartiere o di paese.
Sulla distribuzione si può agire con meno libertà, ma magari si può condividere qualche vetrina o una fiera con altri commercianti.
Ci sono i temporary shop, se si vuole fare un tentativo di espansione in via cautelativa, si può provare con l’ecommerce.
E il web è un’opportunità di visibilità ormai per tutti, basta affidarsi a qualcuno di esperto per avere risultati interessanti in tempi relativamente brevi, utilizzando siti, social network o portali.
Chiara Tonon
Commenti
Posta un commento