Un nuovo prodotto è nato in azienda, bisogna ora creargli il vestito adatto per proporlo sul mercato.
Qual è il ragionamento corretto da applicare per sviluppare un packaging di successo?
Le aziende che elaborano prodotti “me too”, che copiano i leader e cercano di rosicchiare fette di mercato sulla scia dell’altrui successo, non devono far altro che imitare nel miglior modo possibile il leader, cercando di non incorrere nei reati di plagio e di concorrenza sleale.
E proporli a un prezzo inferiore, ovviamente.
Chi invece vuol fare un lavoro di innovazione e qualità deve porsi delle domande serie, già in fase di progettazione del prodotto stesso:
1) Per chi sto lavorando?
Ovvero chi saranno i miei clienti? Cosa cercano? Quali bisogni devo soddisfare con questo prodotto?
Da questo tipo di analisi nascono le risposte corrette sia in merito al prodotto sia in merito al packaging. Quest'ultimo dovrà offrire stile, posizionamento, finanche emozioni in grado di sedurre e rendere felici i clienti a cui ci si è riferiti progettando quello specifico prodotto.
2) Quali sono i plus che la mia azienda è solita offrire, i valori che voglio esaltare e affermare anche con questo prodotto?
Sono un’azienda performante nel campo ambientale o nel proporre gioia di vivere, nel prezzo a tutti i costi o nell’affidabilità…
Il pack del nuovo prodotto dovrà esprimere, oltre alle caratteristiche del prodotto, il feeling della marca, aiutando a renderla sempre più forte, distinguibile, memorabile.
Non tradire le aspettative dei clienti, ma superarle è quello che deve un buon prodotto per avere un reale successo sul mercato.
Si dice che solo il 5% dei nuovi nati ce la faccia.
Vi dice qualcosa su come vengono realizzati e sulla selettività del mercato?
Il cliente non solo ha sempre ragione, ma, a conti fatti, è anche spietatamente intelligente.
Chiara Tonon
Qual è il ragionamento corretto da applicare per sviluppare un packaging di successo?
Le aziende che elaborano prodotti “me too”, che copiano i leader e cercano di rosicchiare fette di mercato sulla scia dell’altrui successo, non devono far altro che imitare nel miglior modo possibile il leader, cercando di non incorrere nei reati di plagio e di concorrenza sleale.
E proporli a un prezzo inferiore, ovviamente.
Chi invece vuol fare un lavoro di innovazione e qualità deve porsi delle domande serie, già in fase di progettazione del prodotto stesso:
1) Per chi sto lavorando?
Ovvero chi saranno i miei clienti? Cosa cercano? Quali bisogni devo soddisfare con questo prodotto?
Da questo tipo di analisi nascono le risposte corrette sia in merito al prodotto sia in merito al packaging. Quest'ultimo dovrà offrire stile, posizionamento, finanche emozioni in grado di sedurre e rendere felici i clienti a cui ci si è riferiti progettando quello specifico prodotto.
2) Quali sono i plus che la mia azienda è solita offrire, i valori che voglio esaltare e affermare anche con questo prodotto?
Sono un’azienda performante nel campo ambientale o nel proporre gioia di vivere, nel prezzo a tutti i costi o nell’affidabilità…
Il pack del nuovo prodotto dovrà esprimere, oltre alle caratteristiche del prodotto, il feeling della marca, aiutando a renderla sempre più forte, distinguibile, memorabile.
Non tradire le aspettative dei clienti, ma superarle è quello che deve un buon prodotto per avere un reale successo sul mercato.
Si dice che solo il 5% dei nuovi nati ce la faccia.
Vi dice qualcosa su come vengono realizzati e sulla selettività del mercato?
Il cliente non solo ha sempre ragione, ma, a conti fatti, è anche spietatamente intelligente.
Chiara Tonon
Gran bel post, grazie mille!!
RispondiEliminaOnorata dalla Sua Lettura. Ciao Igor, grazie!
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