Per chi deve far vivere e prosperare un’azienda non c’è che una risposta giusta: andare a caccia, all’alba, tutte le mattine!
Ma prima bisogna armarsi nel modo giusto.
Non basta uscire allo sbaraglio, è diventato troppo poco efficiente, e troppo costoso.
Benzina, tempo, risorse sprecate, frustrazioni smisurate, per non aver studiato prima il terreno.
Le prede non si catturano più semplicemente bussando alla porta o facendo pubblicità a tappeto o chiamando a freddo, con il telemarketing, magari avvalendosi di ragazzi poco preparati e poco motivati.
È necessario mettere a fuoco il tiro.
Per farlo non servono necessariamente ricerche di mercato costosissime e incredibilmente sofisticate. I clienti esistenti, quelli che stanno comprando sono la nostra fonte più preziosa di informazioni e aspettano di raccontarci chi potrebbe usare i nostri prodotti/servizi.
Non solo: possono anche darci una mano effettivamente a vendere.
Come? Adesso vediamo.
La prima regola è chiedere cosa pensano di noi e dei prodotti, di come li trattiamo.
E quando glie lo chiediamo?
- Subito dopo l’acquisto è un ottimo momento.
Il cliente nuovo di solito è entusiasta e può essere una buona fonte di nuovi contatti.
- Durante la consegna è il secondo momento, specie se avete il controllo del mezzo. Ricordate al cliente l’importanza del suo feedback e quanto sia prezioso il suo contributo.
- In ogni caso ogni momento di contatto personale con il cliente è un’occasione da non sprecare. É anche un ottimo modo per continuare a costruire la relazione.
Non si esageri chiedendo feedback troppo spesso o troppo assiduamente. Potrebbe sembrare insicurezza.
- altrimenti ci sono mail, telefonate, questionari online.
Non sapete in che modo affrontare correttamente la questione? Come chiedere in modo appropriato cosa va e cosa non va?
Essere diretti e onesti è la cosa migliore: semplicemente chiedere. Non si fa brutta figura.
Diciamo pure che avere le loro opinione è importante per noi, per migliorarci.
Anche i nostri clienti beneficeranno dei nostri avanzamenti in termini sia di prodotti sia di servizi resi.
Se poi chiediamo di fornirci dei contatti, dobbiamo essere pronti a dividere una parte di quello che guadagniamo con loro, offrendo un premio, un benefit, uno sconto, un regalo o anche giusto un ringraziamento scritto, un biglietto, un segno tangibile che sia di gratificazione.
L’importante è non stare seduti sugli allori e non sprecare tempo e risorse in azioni sconclusionate, prive di un obiettivo e di un target preciso.
Chiara Tonon
Ma prima bisogna armarsi nel modo giusto.
Non basta uscire allo sbaraglio, è diventato troppo poco efficiente, e troppo costoso.
Benzina, tempo, risorse sprecate, frustrazioni smisurate, per non aver studiato prima il terreno.
Le prede non si catturano più semplicemente bussando alla porta o facendo pubblicità a tappeto o chiamando a freddo, con il telemarketing, magari avvalendosi di ragazzi poco preparati e poco motivati.
È necessario mettere a fuoco il tiro.
Per farlo non servono necessariamente ricerche di mercato costosissime e incredibilmente sofisticate. I clienti esistenti, quelli che stanno comprando sono la nostra fonte più preziosa di informazioni e aspettano di raccontarci chi potrebbe usare i nostri prodotti/servizi.
Non solo: possono anche darci una mano effettivamente a vendere.
Come? Adesso vediamo.
La prima regola è chiedere cosa pensano di noi e dei prodotti, di come li trattiamo.
E quando glie lo chiediamo?
- Subito dopo l’acquisto è un ottimo momento.
Il cliente nuovo di solito è entusiasta e può essere una buona fonte di nuovi contatti.
- Durante la consegna è il secondo momento, specie se avete il controllo del mezzo. Ricordate al cliente l’importanza del suo feedback e quanto sia prezioso il suo contributo.
- In ogni caso ogni momento di contatto personale con il cliente è un’occasione da non sprecare. É anche un ottimo modo per continuare a costruire la relazione.
Non si esageri chiedendo feedback troppo spesso o troppo assiduamente. Potrebbe sembrare insicurezza.
- altrimenti ci sono mail, telefonate, questionari online.
Non sapete in che modo affrontare correttamente la questione? Come chiedere in modo appropriato cosa va e cosa non va?
Essere diretti e onesti è la cosa migliore: semplicemente chiedere. Non si fa brutta figura.
Diciamo pure che avere le loro opinione è importante per noi, per migliorarci.
Anche i nostri clienti beneficeranno dei nostri avanzamenti in termini sia di prodotti sia di servizi resi.
Se poi chiediamo di fornirci dei contatti, dobbiamo essere pronti a dividere una parte di quello che guadagniamo con loro, offrendo un premio, un benefit, uno sconto, un regalo o anche giusto un ringraziamento scritto, un biglietto, un segno tangibile che sia di gratificazione.
L’importante è non stare seduti sugli allori e non sprecare tempo e risorse in azioni sconclusionate, prive di un obiettivo e di un target preciso.
Chiara Tonon
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