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La mail è morta o l’hai ammazzata tu?

Alcuni ottimi motivi per non farsi leggere via mail e i loro antidoti

Ricevo da 70 a 100 mail al giorno su tre account diversi e so di persone che ne gestiscono ben di più. Secondo voi, le leggo tutte?
Certo che no! Apro e leggo solo quelle che mi interessano e le altre le butto senza neanche darci un'occhiata, come – spero – gran parte delle persone che lavorano, se non sono pazzi o non amano sprecare il proprio tempo.



Quali sono i criteri con cui seleziono le mail di interesse e getto le altre?

1) Provenienza: persone che conosco e/o siti affidabili/interessanti
2) Oggetto: accattivante ed esplicativo
Non provo nessun genere di attrazione per il simboletto dell’urgenza (!); gli allegati destano in me estremo sospetto, se collegati a provenienza incerta e oggetto equivoco (cattiva ortografia, argomento non connesso alla persona che invia ecc.). Molti filtri anti spam o server interni bloccano gli allegati e pongono le mail in Posta Indesiderata. E' sempre meglio preferire i link agli allegati, quindi.

Passiamo quindi a esaminare tutti gli errori che si possono commettere quando NON si aspira seriamente a essere letti da un proprio contatto o – il cielo non voglia – da un potenziale cliente.

ERRORI:

- Utilizzare un indirizzo email generico (info@ è il peggiore di tutti), magari connesso a un nome di dominio poco accattivante, generalmente associabile all’invio di spam (bancari, assicurativi, telefonici, postali e pubblicitari vari…).
Usiamo nome e cognome o iniziale e cognome o almeno la funzione aziendale (marketing, amministrazione, logistica), in modo da risultare riconoscibili.

- Utilizzare oggetti generici o fumosi o oggetto mancante: info, richiesta info, leggimi, saluti, ciao, evento, foto, sconto… sono tutti oggetti per cui posso proprio risparmiarmi la fatica, specie se non sei un amico stretto o un fratello.
Se scriviamo per esempio di un evento, mettiamo luogo e data e titolo evocativo del tipo di evento (Milano, 12/12/15: Content Marketing|Intermediate).
Se offriamo una promozione scriviamo: Solo il DATA, Promozione PRODOTTO irripetibile/esclusiva…

- Utilizzare oggetti roboanti e fantasmagorici: Metti un dollaro o un “guadagna di più” o un punto esclamativo e sei un uomo morto.
Intanto perché probabilmente il filtro anti-spam farà il suo dovere, e poi perché il mio cervello farà agire il mio dito sul tasto “cancella” prima di aver elaborato l’informazione a livello cosciente! Siamo seri, suvvia…

- Inserire nome e cognome nell’oggetto: lo fanno solo coloro che utilizzano i sistemi per l’invio di mailing automatici da grandi database, per dare l’idea di personalizzare il contenuto. Nessun essere umano fa altrettanto. Quindi è pubblicità, quindi non la leggo…

E tutto ciò mette a repentaglio le tue proposte PRIMA ancora che vengano lette!

Se commetti uno o più di questi errori, rivedi le tue modalità di invio delle mail.
Del contenuto e delle sue caratteristiche, parleremo un’altra volta.

Chiara Tonon

Commenti

  1. Buongiorno Chiara.
    Ho apprezzato molto il tuo articolo, stringato ed efficace.
    L'ho utilizzato (naturalmente citando l'autore e linkando il tuo blog direttamente) anche nella nostra ultima newsletter, che ti allego sotto http://eepurl.com/bD7QJz
    Grazie ancora e ancora complimenti per il tuo blog

    RispondiElimina
  2. Grazie per la condivisione. Felice di essere utile. Ottimo l'inserimento del link!
    Chiara

    RispondiElimina

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